La cartografia WEB-GIS

La visualizzazione dell’inventario può avvenire in vari modi. Il più diretto è quello fornito dalla pagina del progetto cartografico web-GIS, prodotto dai tecnici dell’Autortà di bacino del fiume Arno. Il progetto si basa sulla banca dati aggiornata al novembre 2010. Si prevede che gli aggiornamenti su base comunale successivi a tale data saranno integrati nel progetto nel corso del 2014.

Come basi cartografiche, il progetto sfrutta quanto messo a disposizione dal Geoscopio del Regione Toscana, a cui si rimanda per approfondimenti e specifiche.

Nel progetto (Figura 1) sono riportati sia i dati riguardanti il censimento delle aree in dissesto, con definizione della tipologia e stato di attività delle oltre 25500 frane censite, sia le varie elaborazioni su stato di rischio e natura/tipologia delle deformazioni ottenute tramite  analisi PSInSAR (vedi sessione “Elaborazioni“).

Nelle Figure 2, 3, 4 e 5 è possibile osservare come  le varie elaborazioni effettuate dall’Autorità di Bacino sui dataset PS riferibili ai satelliti ERS (1992-2000), RADARSAT (2003-2006) ed ENVISAT (2003-2008) possano essere utilizzate per la caratterizzazione dello stato e natura dei movimenti in atto, fornendo un importante contributo all’analisi dello stato di rischio sia a livello locale che a scala regionale.

Figura 2 – Particolare del progetto WebGIS con visualizzazione dei dati PS

La visualizzazione dei dati puntuali PS (Figura 2) permette di osservare la localizzazione spaziale dei bersagli radar e il loro stato di attività, in modo da effettuare importanti valutazioni sull’origine degli spostamenti registrati dai satelliti e sulla localizzazione delle aree con maggiore concentrazione di valori anomali.

Figura 3 – Visualizzazione delle aree ad alta densità di PS (HDPSA)

Nell’ambito delle elaborazioni effettuate dall’Autorità di Bacino, l’individuazione delle aree ad alta densità di PS (Figura 3) e la loro classificazione in base alla presenza/assenza di movimenti permette di individuare, all’interno dello stesso fenomeno franoso, settori a diverso stato di attività e localizzare, tramite un’area spazialmente omogenea, le aree a meggior rischio.

 

 

Figura 4 – Visualizzazione del modulo e direzione prevalente del movimento ottenuti tramite ricostruzione del vettore spostamento nel piano EOZN

La ricostruzione del vettore spostamento nel piano EOZN (Figura 4), ottenuta dall’esame congiunto dei dataset ascendenti e discendenti, può fornire importanti elementi di supporto per la caratterizzazione della nutura e tipologia del movimento che stiamo esaminando.

Figura 5 – Valutazione dello stato di attività tramite confronto tra valori di velocità registrati dal satellite ERS (1992-2000) e dai satelliti RADARSAT (2003-2006) o ENVISAT (2003-2008)

Tramite il confronto tra velori di velocità registrati dai satelliti in periodi temporali distinti (Figura 5) è infine possibile ottenere importanti informazioni sullo stato di attività dei dissesti relativamente al periodo 1992-2008.

Figura 6 – Possibilità di visualizzazione delle caratteristiche geologiche, natura e tipologia di elementi a rischio presenti e analisi statistica dei dati PS

Come mostrato in Figura 6, il progetto WebGIS permette inoltre di interrogare i singoli fenomeni franosi per ottenere importanti informazioni sulla geologia prevalente del corpo di frana ed effettuare un’analisi quantitativa degli elementi a rischio interessati dal dissesto. E’ anche possibile analizzare i principali parametri statistici descrittivi dei valori di velocità registrati dai PS per i tre satelliti considerati, sia considerando tutti i dati presenti nel corpo di frana che selezionando solamente quelli con velocità superiori all’errore strumentale (+/- 2 mm/anno).

Per approfondire

  • Generalità sui sistemi satellitari >>>
  • Tecnologia InSAR avanzate >>>

Il progetto IFFI nel bacino del fiume Arno