L’obiettivo

Le elaborazioni effettuate sulle aree in dissesto censite nel progetto IFFI sono finalizzate a definire nel miglior modo possibile lo stato di rischio effettivamente presente sul territorio in base a criteri oggettivi e riproducibili.

Il censimento degli elementi a rischio presenti in ogni area in dissesto è stato effettuato sulla base della Carta Tecnica Regionale (CTR) vettoriale in scala 1:10.000, mentre per la caratterizzazione geologica è stata utilizzata la carta geologica vettoriale del bacino dell’Arno in scala 1:25.000.

La definizione dello stato di rischio e, in particolare, l’individuazione delle aree interessate da evidenti deformazioni in atto, è stata effettuata tramite l’utilizzo dei dati puntuali di deformazione, denominati Permanent Scatterers (PS), ottenuti tramite elaborazione interferometrica differenziale (PSInSAR) di serie storiche di immagini radar acquisite da piattaforma satellitare. Queste nuove tecnologie, in continua evoluzione, possono fornire un’importante supporto nell’individuazione delle aree soggette a deformazioni gravitative di versante e nella loro caratterizzazione geologica. Per tale motivo, in questa sessione viene proposto un approfondimento generale, che si consiglia di leggere attentamente, sui principi alla base di queste tecniche di analisi e sui vantaggi e limiti delle informazioni che si possono ottenere.

I risultati delle elaborazioni effettuare possono essere in parte visualizzati tramite un progetto web-gis che può fornire un’importante contributo agli Enti che si occupano di pianificazione territoriale, sia in fase di predisposizione degli elaborati di base che per la valutazione di specifiche situazioni a carattere locale. L’Autorità di Bacino del fiume Arno, in particolare, utilizza queste informazioni come supporto all’attività di aggiornamento del Piano Stralcio Assesto Idrogeologico (PAI), sia per rettifiche di minima entità che per valutazioni complessive sullo stato di pericolosità a livello comunale.

La crescente diffusione di queste tecnologie per l’analisi dei fenomeni di deformazione, supportata a livello nazionale dai prodotti elaborati nell’ambito del Piano Straordinario di Telerilevamento Ambientale (lotto 2) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ne evidenzia il livello di affidabilità raggiunto e le forti potenzialità.

Le informazioni sullo stato di deformazione delle aree in dissesto effettuate dall’Autorità di Bacino del fiume Arno sono state elaborate a scala regionale, tramite procedure gis codificate e riproducibili, ma senza tenere ovviamente conto delle particolarità ambientali che caratterizzano le singole aree del bacino. Per tale motivo, tutte le informazioni derivate da questo lavoro devono necessariamente essere convalidate tramite evidenze di sito e analisi bibliografiche che permettano di superarne i limiti e di caratterizzare in modo più efficace il fenomeno analizzato.

Il progetto IFFI nel bacino del fiume Arno