Presentato in prefettura il Progetto per la sicurezza idraulica dei beni culturali fiorentini

Alluvione del 1966

Firenze, 15 maggio 2008. È stato illustrato oggi, in Palazzo Medici Riccardi, – alla presenza del Prefetto Andrea De Martino, del Segretario Generale dell’Autorità di bacino dell’Arno Giovanni Menduni e del Capo del Dipartimento Nazionale della protezione Civile Guido Bertolaso – il progetto per la "Messa in sicurezza dei beni culturali fiorentini in caso di esondazione del fiume Arno".

Si tratta di una consistente raccolta di dati, di informazioni online dei beni a rischio presenti nella città di Firenze, dislocati nei vari musei, edifici di culto, biblioteche, depositi, e in qualsiasi “contenitore” di beni artistici potenzialmente danneggiabili da un nuovo evento alluvionale. è stato quantificato, in modo omogeneo, il rischio idraulico per le singole opere, la loro vulnerabilità e, sulla base delle precedenti alluvioni, la probabilità del verificarsi di un evento di piena.

In relazione ai singoli edifici sono state specificate le opere a rischio, la quantità dei beni contenuta, distinguendo tra quelli da proteggere nello stesso immobile in cui sono collocati, e quelli trasportabili in altro luogo. Le schede informative individuano anche il numero delle persone necessarie per la messa in sicurezza o per il trasferimento delle opere.

«è un ulteriore passo avanti – afferma Giovanni Menduni – per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale di Firenze nell’attuare significative misure di protezione in caso di alluvioni».

Dal 1177 ad oggi a Firenze si sono verificati almeno 56 eventi di piena che hanno comportato l’allagamento del centro storico. Di questi, 8 eventi sono considerati eccezionali: l’alluvione del 1333, del 1547, del 1557, del 1589, del 1740, del 1758, del 1844, e infine del 1966.

Il progetto è stato promosso dalla Prefettura della provincia di Firenze, in collaborazione con l’Autorità di Bacino del fiume Arno e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. All’iniziativa partecipano numerosi enti: Protezione civile della Regione Toscana, Comando Provinciale dei Vigili del fuoco, Curia Arcivescovile, Protezione civile della Provincia e del Comune di Firenze, oltre ad enti e soggetti gestori e proprietari di edifici contenenti beni culturali.

L’Autorità di Bacino del Fiume Arno ha messo a disposizione un supporto di elaborazione e distribuzione delle informazioni cartografiche inerenti i danni alluvionali, l’estensione delle aree storicamente inondate e la perimetrazione delle zone indicate a diversi livelli di pericolosità idraulica dal Piano per l’Assetto Idrogeologico del bacino dell’Arno.

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