Se arriva una piena, dov’è che si verificheranno le prime esondazioni?

Non è banale rispondere a questa domanda, per le tante variabili in gioco nella formazione di una piena, principalmente legate alla distribuzione nello spazio e nel tempo delle piogge, e alla loro entità, oltre che all’effettiva condizione delle opere idrauliche lungo il fiume e gli affluenti.
Tuttavia è possibile, tramite adeguati modelli idraulici, stimare quali portate possono transitare senza esondare lungo il corso del fiume. È questo lo studio sviluppato e continuamente aggiornato dall’Autorità di Bacino del Fiume Arno, e sintetizzato nella cartografia web gis dedicata, in cui si riportano, per tutte le sezioni da Levane alla foce dell’Arno, le condizioni di deflusso della piena con tempo di ritorno 30 anni.

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Per ogni sezione viene riportata la portata associata all’evento trentennale, e il corrispondente livello idrometrico. A meno delle inevitabili incertezze, questo dato permette di evidenziare (in giallo e rosso nella cartografia) dove, a parità di portata, si avrebbero le prime esondazioni.


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