Approvati i nuovi Piani di gestione delle acque e del rischio alluvione

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Oggi sono stati definitivamente approvati i Piani di gestione delle acque e di gestione del rischio alluvione relativi a sei degli otto distretti idrografici presenti nel territorio nazionale in ottemperanza alle direttive europee di riferimento. Nello specifico parliamo del Distretto Padano, delle Alpi Orientali, dell’Appennino Settentrionale, del Serchio, dell’Appennino Centrale e dell’Appennino Meridionale; fanno eccezione la Sicilia e la Sardegna che approveranno autonomamente i piani , sulla base di procedure regionali. I due masterplan di riferimento costituiranno sin da subito la base della nuova ‘gestione integrata dei bacini idrografici.

“Questa è una sfida importante che caratterizzerà il nostro lavoro nel 2016 – ha dichiarato il sottosegretario all’Ambiente, Barbara Degani – non è dunque un caso che il Ministero dell’Ambiente abbia riconosciuto un’importanza strategica all’approvazione dei Piani di gestione che garantiranno un modello integrato di gestione del territorio e la definizione di nuovi e più efficienti modelli di governance. Il passaggio di oggi nei Comitati Istituzionali Integrati – ha continuato il sottosegretario – non è dunque un atto prettamente formale, ma un adempimento quanto mai sostanziale e strategico. Una precisa assunzione di responsabilità nei confronti del Paese e dell’Europa: considerato che molte delle risorse europee e nazionali sono ancorate all’approvazione di Piani di gestione conformi alla normativa quadro in materia di acque, si garantisce piena coerenza con le richieste delle Commissione e si marca un primo fondamentale passo verso il contenimento dei rischi di frane e alluvioni che tanto hanno flagellato il nostro territorio nazionale nel corso degli ultimi anni. A dimostrazione che il Ministero dell’Ambiente – ha concluso Degani – non intende tradire le aspettative e lo dimostra passando dalle parole ai fatti”.

Inoltre con l’approvazione dei Piani si introduce una misura specifica per la promozione e l’attivazione immediata in ogni distretto idrografico di cabine di regia – osservatori permanenti per la gestione delle risorse idriche che, su impulso del Ministero dell’Ambiente, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, mettano insieme tutti i soggetti competenti per la gestione delle risorse idriche. “L’obiettivo è includere e gestire – ha spiegato il direttore per la salvaguardia del territorio e delle acque, Gaia Checcucci – nella pianificazione di breve e lungo periodo, anche gli eventi estremi legati ai cambiamenti climatici, come il fenomeno della siccità”. Il tutto In una prospettiva integrata di conoscenza, prevenzione e gestione delle problematiche e dei rischi ad esse connessi che sempre di più dovrà costituire il nuovo approccio strategico del settore. Da questo punto di vista – ha concluso Checcucci – positive sono le esperienze già maturate in alcuni distretti idrografici che andranno, quindi, valorizzate e rafforzate”.

 

Questo il link alla notizia sul sito del Ministero dell’ambiente.

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