Giornata di studio Biodiversità e progettazione sostenibile dell’ambiente fluviale. Scenari di cambiamento climatico, sfide e strategie innovative

Il cambiamento climatico, la biodiversità, la riduzione delle piogge e gli habitat fluviali sono stati al centro dei lavori della giornata di studio che si è tenuta oggi a Palazzo Incontri, a Firenze.

L’Autorità di bacino ha percepito, da tempo, che i processi di cambiamento del clima costituiscono una condizione indispensabile per orientare la pianificazione di assetto idrogeologico e di bilancio idrico del bacino dell’Arno.

L’Arno, ha affermato il Segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Arno Giovanni Menduni, presenta un regime tipicamente torrentizio alternando forti siccità estive a rovinose piene autunnali. Una certa tropicalizzazione del clima e la tendenza ad un forte aumento di fenomeni molto localizzati nel tempo e nello spazio sono confermate dai diversi eventi degli ultimi anni.

Esiste una stretta relazione, ha dichiarato il climatologo Giampiero Maracchi fra cambiamento climatico e biodiversità. Siamo di fronte ad un cambiamento di latitudine di molte specie animali e vegetali. A questo va aggiunto uno spostamento delle fasi stagionali che comporta una modifica complessiva negli ecosistemi.

Nel corso della giornata è stata affrontata la dinamica del regime delle portate del fiume che costituisce uno degli effetti più eclatanti del cambiamento in atto. Il lavoro portato avanti dall’Autorità, ha concluso Menduni, è teso alla definizione di indicatori in relazione al cambiamento globale. Per questo, l’attività di pianificazione e progettazione va svolta in un quadro di clima dinamico con interventi sostenibili e polifunzionali, mirati, in particolare, a preservare il sistema ambientale fluviale.

Gli studi svolti sull’Arno in Casentino hanno evidenziato la diminuzione delle precipitazioni e della portata media del fiume nel periodo tra il 1930 e il 2006. Da valutazioni analitiche appare evidente come il deflusso medio dell’acqua, nel periodo 1981-2006, abbia subito una riduzione che, in particolare nel periodo invernale, ammonta a quasi il 50% rispetto alla media 1930-1980.

Alla giornata di studio hanno partecipato rappresentanti di Regione, Province, Comuni, Consorzi di bonifica, Associazioni ambientaliste ed esperti, fra i quali il climatologo del CNR Giampiero Maracchi e il biologo Gianluca Galli, autore delle Linee Guida per la caratterizzazione della Biodiversità nelle fasce fluviali.

L’iniziativa, organizzata dall’Autorità di Bacino dell’Arno, rientra fra quelle promosse dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito della Campagna di sensibilizzazione: 100 iniziative contro la siccità e la desertificazione.

Presentazione del corso

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