Tanti i ragazzi delle scuole fiorentine alla scoperta dell’«Arno, un fiume per amico»

Premiati gli studenti partecipanti alla 3a edizione. Il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi: “Orgoglioso del progetto dell’Arno”. Gaia Checcucci: “Più di 2300 ragazzi e 200 insegnanti coinvolti negli ultimi tre anni”

Si è tenuta stamani alla spiaggia dell’Arno a Firenze, la giornata conclusiva degli studenti partecipanti al progetto “Arno, un fiume per amico”. L’attività, iniziata lo scorso inverno e conclusa oggi, ha visto la presenza di quasi 800 ragazzi appartenenti a 34 classi, in rappresentanza di 21 scuole elementari e medie fiorentine.

L’iniziativa, organizzata nell’ambito de “Le Chiavi della Città”, è stata ideata dall’Autorità di bacino del fiume Arno insieme all’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze, in collaborazione con le scuole fiorentine. Quest’anno l’attività è integrata nel progetto di educazione ambientale “Un patto per l’acqua” che vede la collaborazione di numerose associazioni ambientaliste e culturali.

L’obiettivo principale è stato quello di presentare ai ragazzi un nuovo amico, il fiume Arno, seguendolo nel suo cammino dalla sorgente fino alla foce, e scoprendo i tanti modi, evidenti o nascosti, con i quali il fiume e le sue dinamiche hanno influenzato, e influenzano tuttora, la vita della nostra città.

Gli studenti, aiutati dal personale dell’Autorità, hanno avviato un percorso di conoscenze legato al fiume toccando vari temi, da quello storico e culturale a quello ambientale, comprese le alluvioni che in 1000 anni hanno colpito la città, ben 56 di cui 8 disastrose. Una particolare attenzione è stata dedicata alle azioni da mettere in pratica per risparmiare l’acqua e per un consumo idrico sostenibile.

Gli studenti hanno avuto l’opportunità di entrare in contatto con gli aspetti del fiume che lo rendono il protagonista e di apprendere i mestieri legati all’Arno, e i luoghi dove veniva svolta la florida attività mercantile della Firenze dei secoli passati. Hanno potuto conoscere le opere di difesa dalle alluvioni realizzate dai fiorentini in più di mille anni di storia, e quelle da realizzare in futuro, così come capire il legame esistente fra interventi di sicurezza idraulica, tessuto urbano e tutela dell’ambiente.

“Negli ultimi tre anni – ha dichiarato il Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi – il personale dell’Autorità di bacino si è scoperto insegnante, producendo materiale, schede didattiche, giochi istruttivi, accompagnando centinaia di giovani studenti in questo percorso, mettendo a disposizione la propria esperienza ma soprattutto la passione e l’entusiasmo che hanno “contagiato” i ragazzi di moltissime scuole. Riuscire a spiegare ai nostri figli la centralità della risorsa dell’acqua, aiutarli a comprendere l’importanza del risparmio e della tutela significa anche spiegare in modo semFoto-Cambi-Spiaggia-Arno-Amico-TV-23-05-13 086-Rplice e concreto il rispetto e la cura per l’ambiente e per la propria città. È motivo di orgoglio sapere che Firenze rappresenti un modello per i progetti di educazione ambientale come questo, e mi auguro che possano essere replicati in molte altre realtà. Il programma “chiavi della città” vuole essere un contributo al territorio e rappresenta un eccellente esempio di collaborazione istituzionale. La volontà è quella di investire sull’educazione dei cittadini di domani, per questo ringrazio l’autorità di bacino, le istituzioni, le scuole che hanno realizzato questa preziosa iniziativa, ma soprattutto ringrazio tutti gli alunni che hanno partecipato”.

Per sviluppare il progetto, i bambini e i ragazzi hanno anche raccolto interviste in famiglia, sia sul tema dell’alluvione del ’66 che su quello della vita col fiume e sul fiume, così da scavare nel passato e riaprire l’album dei ricordi di nonni, zii e vicini di casa. I più piccoli hanno tradotto in disegni le storie ascoltate dai nonni e disegnato le specie di pesci e di volatili che popolano il fiume toscano.

“Dalla prima edizione nel 2011, il progetto ha coinvolto più di 2300 alunni e oltre 200 insegnanti – ha ricordato Gaia Checcucci, Segretario Generale dell’Autorità di bacino – fornendo ai ragazzi gli strumenti per entrare in contatto con i diversi aspetti all’habitat dell’Arno. La cura del territorio – ha concluso Checcucci – è possibile solo se diamo ai ragazzi l’opportunità di conoscere fin da piccoli tutto quello che ruota attorno all’ambiente naturale e fluviale, compresi gli interventi per renderlo sicuro”.

Per la giornata conclusiva, oltre ai premi consegnati dal segretario generale dell’autorità dell’Arno Gaia Checcucci e dall’assessore del Comune di Firenze Cristina Giachi, sono stati svolti dei laboratori da  approfondire con i ragazzi. Fra questi la rete dell’ecosistema, la “salute” dell’Arno con un’analisi dettagliata della qualità dell’habitat fluviale e un laboratorio sulla riproduzione delle piante e dei fiori presenti nel bacino. (sc)

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