Il 18 luglio, Gaia Checcucci presenterà il quadro al Comitato Istituzionale a Roma
Firenze, 12 luglio 2012 – Si è riunita oggi all’Autorità di bacino la Commissione tutela delle acque, da settembre riunita permanentemente, per affrontare l’emergenza idrica che sta investendo tutto il territorio dell’Arno. Nel complesso, i dati illustrati confermano una situazione di criticità in atto nel bacino. La forte diminuzione di precipitazioni, in corso ormai dallo scorso anno, sta interessando tutta l’area del fiume toscano e secondo i meteorologi in luglio e agosto sono attese precipitazioni nella media del periodo. Piogge poco significative per far risalire la portata dell’Arno e per far tornare l’acqua in buona parte dei corsi d’acqua ormai asciutti.
In quest’ultimo anno la Commissione ha posto in essere tutta una serie di azioni per fronteggiare l’emergenza. Con un’azione di regolazione, concordata tra Autorità di bacino, Regione Toscana, Province, Comuni, Arpat, ATO e Gestori del servizio, è stato possibile tutelare e prolungare nel tempo la quantità di risorsa idrica. Ad aprile la Regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza. E con l’approssimarsi dell’estate, quasi tutti i Comuni della Provincia di Firenze hanno emanato le ordinanze di divieto per usi di acqua potabile diversi da quelli alimentari ed igienico-sanitari. Adesso, con il perdurare della siccità, il tema diventa una questione da affrontare a livello nazionale. Per questo, mercoledì 18 luglio a Roma, il Segretario Generale dell’Autorità di bacino dell’Arno, Gaia Checcucci, presenterà alla riunione del Comitato Istituzionale – organo di indirizzo che detta le linee strategiche dell’Autorità, composto da 5 ministri e da due Presidenti di Regione – il quadro sulla crisi idrica del bacino dell’Arno. Nell’occasione Checcucci aggiornerà il dossier sulla crisi idrica già inviato lo scorso aprile al Ministero dell’Ambiente.
“Per il momento – afferma Checcucci – l’invaso di Bilancino, con un volume attuale di 48 milioni di metri cubi, rispetto ai 65 dello scorso anno, assicura sia la prosecuzione del rifornimento idro-potabile ad una popolazione di oltre un milione di abitanti della piana Firenze-Prato-Pistoia, sia la vita e l’ecosistema dell’Arno. Tuttavia, conclude – la situazione diverrà particolarmente difficile se si dovesse ripresentare un autunno come quello trascorso”.