Dai PAI al nuovo Piano di Gestione Rischio di Alluvioni

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Si è svolta oggi a Firenze presso la sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati la prima delle due giornate di partecipazione organizzate dalla Regione Toscana con l’Autorità di bacino del fiume Arno sulla tematica del passaggio dai PAI al nuovo Piano di Gestione del rischio di Alluvioni previsto dalla Direttiva 2007/60/CE.

Il Segretario Generale dell’Autorità di bacino Gaia Checcucci ha illustrato la filosofia e i contenuti strategici del PGRA ed in particolare le nuove norme che da gennaio 2016, unitariamente alla nuova mappatura della pericolosità e del rischio di alluvioni, prenderanno il posto del PAI per la parte idraulica.

“Con la Regione Toscana abbiamo condiviso sin dall’inizio la necessità di dotarsi di un nuovo strumento normativo che accompagnasse la mappatura della pericolosità di alluvione aggiornata alla luce della Direttiva 2007/60/CE” – ha affermato Gaia Checcucci – “Si tratta di un vero e proprio cambio di rotta formale e sostanziale rispetto anche al recente passato perchè le norme che oggi presentiamo sono ispirate al concetto di gestione del rischio, concetto che responsabilizza gli Enti territoriali nelle scelte che compiranno e che potranno fare in termini di governo del territorio, avendo sempre come faro quello degli obiettivi legati alla tutela della vita umana, dei beni ambientali, culturali ed economici”.

Il Segretario Generale ha voluto sottolineare come “Il PGRA rappresenta l’occasione per razionalizzare e semplificare la filiera pianificatoria del settore: a fine anno avremo un unico Piano di Gestione con una sola mappatura e una sola normativa ad essa riferita. A ciò si accompagnerà anche la revisione dei regolamenti regionali ai fini del successivo adeguamento degli strumenti urbanistici e di governo del territorio”.

In conclusione Gaia Checcucci ha ricordato le 5 parole chiave che possono sintetizzare le finalità ed i contenuti del nuovo Piano: “Semplificazione, chiarezza, snellimento, aggiornamento e certezza”.

“E’ dunque un nuovo inizio per tutte le Amministrazioni” – ha concluso Gaia Checcucci – “In questo mese lavoreremo con la Regione ed i Comuni per integrare la nuova disciplina con i contributi che potranno arrivare dai portatori di interesse al fine di presentarsi anche in Europa con una nuova conoscenza del territorio e una rinnovata consapevolezza nella sua gestione”.

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